Non dimenticherò mai il rumore del vento tra le risaie e gli occhi profondi della donna che mi ha guidata lungo i sentieri di Sapa. A 1.500 metri tra nuvole e nebbia, nel nord del Vietnam, ho camminato per un giorno intero sulle terrazze di riso che scolpiscono le montagne come antiche cicatrici della Terra. Ogni passo raccontava una storia di forza, resistenza e connessione con la natura.

Una delle esperienze più autentiche del Vietnam
In quelle ore ho capito quanto poco serve per essere davvero ricchi: un tetto di bambù, un sorriso sincero e la capacità di vivere in armonia con ciò che ci circonda. Questo non è stato solo un trekking, è stato un incontro profondo con il popolo Hmong e la loro la cultura che resiste al tempo.
Se non vi considerate semplici turisti, ma veri viaggiatori, probabilmente desiderate entrare in contatto con l’anima più autentica del Vietnam: conoscere la sua storia millenaria, ascoltare le voci di chi la vive ogni giorno e creare connessioni reali con le persone del posto. Se è questo quello che cercate, il trekking tra le risaie di Sapa è, a mio parere, uno dei modi più profondi e sinceri per farlo. A guidarvi lungo questi sentieri non saranno guide qualsiasi, ma donne del luogo: giovani, forti e indipendenti, che hanno scelto di condividere la loro cultura e la loro quotidianità accompagnando i viaggiatori tra villaggi e risaie scolpite nella montagna.

Dove si trova Sapa
Sapa è una cittadina del nord del Vietnam, situata tra le montagne della provincia di Lào Cai, al confine con la Cina. Si trova a circa 1.500 metri di altitudine ed è famosa per i suoi paesaggi mozzafiato fatti di risaie terrazzate, villaggi etnici e vallate avvolte dalla nebbia.
Questa regione è abitata da diverse minoranze etniche – tra cui Hmong, Dao e Tay – che da secoli vivono in armonia con la natura, coltivando il riso su terrazzamenti che oggi sono Patrimonio Mondiale dell’Umanità. Sapa è considerata una delle destinazioni più autentiche del Vietnam perché permette di scoprire una cultura antica, fatta di tradizioni, resilienza e forte connessione con la terra.

Il punto di partenza
Se desiderate organizzare un trekking tra le risaie con una guida locale, per vivere un’esperienza autentica, non dovete preoccuparvi di cercarla in anticipo. Una volta arrivati a Sapa saranno loro a trovare voi! Sarete letteralmente “avvolti” dai sorrisi e i meravigliosi colori delle donne Hmong, pronte a darvi il benvenuto e a proporsi come vostra guida personale! Una volta concordato l’orario e il punto di partenza non vi resterà che prepararvi a vivere un’avventura indimenticabile!
Quali percorsi scegliere
Siamo arrivati a Sapa nel tardo pomeriggio e abbiamo trascorso la notte in un Hotel nel centro del paese. Avevamo a disposizione solo il giorno seguente per il trekking, quindi abbiamo scelto l’itinerario breve. “breve” però non significa facile, abbiamo camminato tra le 6 e le 7 ore, immersi nel fango e avvolti dalla nebbia. Posso assicurarvi che è un percorso molto impegnativo e stancante, soprattutto per chi non è abituato a camminare su terreni montuosi e scivolosi, con indosso stivali di gomma.
Ci sono vari percorsi da seguire in base alla durata del trekking, alla difficoltà e al tipo di esperienza che si vuole vivere. Ci sono percorsi adatti sia a camminatori principianti che a chi desidera vivere un’avventura più intensa immerso nella natura montuosa del Vietnam del Nord. Ogni itinerario attraversa villaggi appartenenti a differenti minoranze etniche, risaie terrazzate a perdita d’occhio e panorami che sembrano sospesi tra cielo e terra ( un pò come in Avatar ;).
1. Trekking breve (1 giorno) – Perfetto per chi ha poco tempo
Questo percorso è ideale se vuoi assaporare la bellezza delle risaie senza affrontare un trekking impegnativo. Solitamente si visitano i villaggi di Cat Cat, Y Linh Ho e Lao Chai, attraversando sentieri facili e incontrando donne Hmong che lavorano nei campi con i loro abiti tradizionali colorati. È il trekking più adatto per chi vuole un assaggio della vita rurale di Sapa in poco tempo.
2. Trekking di 2 giorni con notte in homestay – L’esperienza più autentica
È l’opzione più scelta dai viaggiatori che vogliono immergersi davvero nella cultura locale. Dopo una giornata di trekking tra risaie e cascate, si dorme in una casa tradizionale di una famiglia del villaggio. La sera si cucina tutti insieme, si cena sul pavimento e si condividono storie davanti al fuoco. Il giorno successivo si continua il percorso visitando altri villaggi come Ta Van e Giang Ta Chai, tra bufali d’acqua, bambini che giocano scalzi e una natura incontaminata.
3. Trekking di 3 giorni – Per chi ama l’avventura
Un percorso più lungo che ti porta più lontano, fino alle zone meno turistiche. Si cammina per molte ore ogni giorno, spesso su sentieri fangosi o ripidi, ma si è ripagati dalla totale immersione nella natura selvaggia. Si incontrano minoranze etniche come i Dao Rossi, si dorme in homestay e si attraversano paesaggi che cambiano continuamente: foreste di bambù, ruscelli, vallate verdi e altipiani nebbiosi.
4. Scalata del Fansipan – Il tetto dell’Indocina
Per i più coraggiosi c’è la possibilità di salire sulla cima del Monte Fansipan (3.147 m), la montagna più alta del Vietnam. Il trekking dura 2 o 3 giorni ed è considerato impegnativo, ma offre la sensazione unica di camminare sopra le nuvole. È un percorso epico, perfetto per chi viaggia per mettersi alla prova.
L’incontro con la cultura Hmong
Le montagne di Sapa non sono solo un paradiso naturale, ma anche la casa di una delle comunità etniche più affascinanti del Vietnam: il popolo Hmong. Discendenti delle antiche popolazioni delle regioni himalayane, gli Hmong vivono in villaggi arroccati tra risaie e foreste di bambù, mantenendo ancora oggi tradizioni millenarie che si tramandano di generazione in generazione.

Queste donne – perché sono soprattutto le donne le vere protagoniste di Sapa – indossano abiti cuciti e ricamati a mano, decorati con coloranti naturali ottenuti dalle piante di indaco. Ogni dettaglio del loro vestito racconta una storia: un simbolo di famiglia, un rito di passaggio, un augurio di prosperità.
Gli Hmong parlano una lingua propria, coltivano il riso secondo tecniche ancestrali e vivono in modo semplice ma profondamente legato alla terra. Camminano ogni giorno per ore lungo i percorsi di montagna per raggiungere la città, vendere i loro prodotti o accompagnare i viaggiatori nei trekking. La loro forza fisica e spirituale è impressionante: sorridono anche dopo chilometri di salita con un cesto sulle spalle e un bambino legato sulla schiena.

Sono rimasta impressionata dalla loro forza di volontà e da come riescono a trasmettere positività in ogni singolo istante. Imparano l’inglese dai turisti: ogni giorno ascoltano e provano a praticarlo, così durante il trekking riescono a condividere piccoli pezzi delle loro vite. Per me è stato un onore conoscere la storia della mia guida e apprendere da lei la forza necessaria per affrontare qualsiasi difficoltà.
Informazioni pratiche
1. Come arrivare
- Da Hanoi: circa 5-6 ore in autobus o minivan (anche notturno).
- In treno: fino a Lao Cai, poi 1 ora di auto/bus per Sapa. Il Treno è più lento ma panoramico.
2. Dove dormire
- Guesthouse e homestay nelle montagne: un’esperienza autentica con famiglie locali.
- Hotel a Sapa town (dove ho soggiornato io): sono più confortevoli e spesso con vista sulle montagne.
3. Clima e abbigliamento
- Primavera/autunno: magliette a maniche lunghe, felpa leggera, scarpe da trekking.
- Estate: impermeabile e scarpe antiscivolo.
- Inverno: giacca calda, cappello, guanti (può fare freddo).
4. Cosa portare
- Zaino leggero per trekking, acqua, snack, crema solare, repellente per insetti.
- Denaro contante: nelle zone di montagna i bancomat non sempre sono disponibili.
5. Trekking
- Durata: da 2 ore a più giorni con pernottamento in homestay.
- Guide locali consigliate per sicurezza e per scoprire villaggi autentici.
6. Cibo
- Piatti locali: zuppa di noodle (pho), verdure di montagna, carne di bufalo.
- Omaggiare i pasti alle homestay è un modo per sostenere le comunità.
7. Cose da sapere
- Nebbia e pioggia possono ridurre la visibilità, quindi controllare il meteo.
- Rispetto per la cultura locale: chiedere sempre prima di fotografare le persone.
- Connessione internet limitata fuori dalla città.
Quando andare a Sapa
In primavera tra Marzo e Maggio ( io sono stata a Marzo e o trovato molta nebbia) il clima è abbastanza piacevole, i paesaggi sono verdi e le risaie sono appena state piantate. In estate tra Giugno e Agosto il clima è più caldo e umido, c’è la possibilità di piogge frequenti. I sentieri sono di un verde intenso ma possono essere anche molto fangosi. In autunno, tra Settembre e Novembre, le temperature sono più fresche ma ancora gradevoli, i cieli sono limpidi e le risaie si tingono d’oro pronte per il raccolto. In Inverno da Dicembre a Febbraio fa molto freddo, la nebbia è molto frequente e c’è anche la possibilità di gelate. L’atmosfera sicuramente è molto suggestiva ma la visibilità è anche molto limitata.
Ogni stagione vi regala qualcosa di diverso, in base all’esperienza che volete vivere e a quello che volete vedere dovete scegliere il periodo che fa più al caso vostro. Io sono rimasta innamorata di questo posto magico, un piccolo tesoro incastonato tra le montagne del Vietnam, lontano dal turismo di massa e autentico.
Se state organizzando un viaggio nel Sud-est asiatico in Vietnam, vi consiglio di leggere l’articolo in cui vi racconto del mio viaggio zaino in spalla per due settimane a spasso per questo paese!


